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Fondazione Vincenzo Castaldo, serata di cultura e solidarietà con la proiezione del film “La strada verso Olympia”

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Esordio più che positivo per la Fondazione Vincenzo Castaldo che ha mosso i suoi primi passi a Benevento, con una serata all’insegna della solidarietà e della cultura, le due grandi forze che possono smuovere le coscienze, le due direttrici per far attraversare le strade impervie e da cui si sviluppa la mission della Fondazione.

Tante le persone che hanno riempito sabato sera e per tre ore, l’ampia sala della ex Chiesa di Sant’Agostino nel centro storico di Benevento, a due passi dall’Arco di Traiano, per la proiezione del documentario “La strada verso Olympia”, un film-testimonianza sulle tematiche connesse alla disabilità, organizzata dalla Fondazione Vincenzo Castaldo e patrocinata dal Conservatorio di Benevento, dal Comune di Benevento, dall’Università degli Studi del Sannio e Focus Management.

La Fondazione Castaldo nasce a Milano nell’aprile dello scorso anno, con lo scopo di contribuire alla crescita culturale e sociale con iniziative volte al sostegno e allo sviluppo della ricerca, della diffusione della cultura e di realizzare iniziative di assistenza sociale e socio-sanitaria.

Vincenzo Castaldo, scomparso qualche anno fa, ha unito la sua vasta esperienza di vita (della quale nel corso dell’incontro è stata ricordata anche quella, da giovane, di dirigente del Centro Turistico Giovanile) a quella di sua moglie Fausta Rosa, della famiglia che ha raccolto la tradizione di una delle più longeve imprese campane, nel ramo dolciario, le centenarie Fabbriche Riunite Torrone di Benevento.

Il docu-film è la narrazione del sogno di Eleonora. Una storia vera, straordinaria, un progetto nato come una sfida che si è realizzato grazie alla forza della rete e che la Fondazione Castaldo ha deciso di promuovere in una serata speciale dedicata ai sogni.

La storia di Eleonora, una giovane donna costretta sulla sedia a rotelle che, dopo un lungo coma di 40 giorni, scopre di non poter più muovere le gambe e le braccia, ma non smette d’inseguire il suo sogno: assistere al concerto dei Pooh all’Olympia, tempio della musica, di Parigi.

Un road-movie finanziato anche grazie ad una campagna di crowdfunding on-line, che approda per la prima volta al sud, in Campania, su idea di Nicola Palmarini, girato e diretto dai videomaker Claudia Di lascia, Michele Bizzi e Federico Monti, e la protagonista Eleonora Riggi.

Un documentario sulle barriere tra sogni e realtà, che lancia anche un messaggio sociale davvero di fondamentale importanza. Che racconta, coinvolge, fa riflettere su come gli ostacoli diventino un’opportunità anche grazie alle tecnologie. Ed anche se a volte mancano gli strumenti, abbiamo sempre altre opzioni.

Il film ha raggiunto l’obiettivo che Palmarini si era posto, come anche di dimostrare di quanti ostacoli sia disseminata la vita di un disabile (accesso agli aerei, ospitalità in un albergo…) ma pure di quanto possa la solidarietà, l’agire insieme, per rendere possibile l’impossibile (a parte i tanti interventi ordinari che non vengono eseguiti per migliorare la qualità della vita di chi ha qualche impedimento, per carenze culturali e di civiltà, prima ancora che finanziarie, al tempo della grande crisi).

L’ascolto del concerto ha anche prodotto “un piccolo miracolo”, immediatamente: Eleonora trasportata dalle note è riuscita a muovere le braccia e l’ha fatto per voler applaudire! La strada verso Olympia è la testimonianza di come, solidarietà e passione, impegno e sacrifici, almeno qualche volta, paghino.

E’ così che i sogni, anche quelli apparentemente impossibili, prendono vita. Dice bene Paulo Coelho quando afferma che solo la paura di fallire rende impossibile un sogno. Emozioni e stupore nella scoperta dell’inatteso, di cui la Musica, in modo particolare, è portatrice.

Alla proiezione del film ha fatto seguito un dibattito cui hanno partecipato la Riggi, la Di Lascia, Monti e Palmarini e nel quale sono stati ripercorsi i problemi risolti per raggiungere Parigi, la gestazione, la realizzazione e il montaggio del film e sono state squadernate le varie tematiche legate alla disabilità a alle questioni connesse ancora esistenti in Italia (ma anche a Parigi là dove c’era un solo albergo, e a cinque stelle, in grado di poter ospitare Eleonora).

Al termine della serata, presentata dalla giornalista Milena Mancini, le soprano della Classe di Canto del Conservatorio ‘Nicola Sala’ di Benevento, Gelsomina Troiano, Anna Russo, Anna Longo e Maria Rosaria Padovano, si sono esibite con arie tratte da melodrammi e canzoni classiche napoletane, accompagnate al pianoforte dal M° Saverio Coletta.

L’obiettivo della Fondazione, nella certezza che la città sannita, da sempre attenta e sensibile alle dinamiche di sviluppo giovanile, ne sposi le nobili cause, è quello di agire per sviluppare la cultura e favorire l’assistenza sociale.

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